BRACCIALE TENNIS

BRACCIALE TENNIS

Origine

Il bracciale Tennis consiste di una fila continua di diamanti, incassati su una montatura in oro.

Non avendo un inizio o una fine viene avvicinato al concetto di amore eterno, senza soluzione di continuità.

Deve il suo nome alla tennista americana Chris Evert, tra le più forti della storia, detentrice di una serie di record ancora ineguagliati, conseguiti tra i primi anni ’70 e gli anni ’80; in occasione di una partita dell’US Open nel 1987 contro Lori McNeil perse il suo bracciale in campo, facendo interrompere il match per poterlo ritrovare.

La partita era trasmessa in diretta mondiale e contribuì a far entrare il gioiello nella leggenda attraverso questo spot assolutamente imprevisto.

Successivamente, quando venne intervistata, si giustificò per l’accaduto dicendo che non poteva permettersi di perdere il proprio bracciale portafortuna che chiamò “tennis bracelet”, dando così inconsapevolmente il nome ad un gioiello tra i più venduti in gioielleria.

Grazie a lei, moltissime tennisti hanno indossato gioielli, anche molto preziosi, durante le partite, ad esempio Gabriela Sabatini, Serena Williams o Rafa Nadal, con il suo orologio da record.

Prerogative

La caratteristica principale del bracciale Eternity con diamanti è la flessibilità.
Il bracciale deve essere snodato; scorrendo un dito sui vari castoni le punte in oro non devono graffiare in alcun modo.

La tipologia delle pietre che vengono utilizzate è un’altra componente essenziale. Il bracciale può essere composto da diamanti bianchi o neri, quest’ultima variante è spesso utilizzata anche per gli uomini, da altre gemme preziose quali rubini, zaffiri o smeraldi o da zirconi.

Quali che siano le pietre utilizzate, è necessario che presentino caratteristiche omogenee, uniformi, sia come colore che per il taglio e la purezza.

Per quanto riguarda il materiale l’oro, spesso bianco, è quello più prezioso e resistente ma esistono delle versioni anche in argento o in acciaio.

La chiusura è un punto sul quale prestare particolare attenzione; solitamente se ne usa una non visibile, a “scomparsa” o a “cassetto”: essa è parte integrante del gioiello e rende il cerchio di pietre un continuum.

Nei bracciali più preziosi è spesso accompagnata da una o due chiusure di sicurezza laterali.
E’ comunque buona abitudine controllarla periodicamente.

Il bracciale non è particolarmente delicato e si presta anche ad un uso quotidiano.

Il braccilae tennis con diamanti bianchi è il più versatile, quello con rubini, zaffiri o smeraldi è una valida alternativa, meno costosa, sicuramente un pò meno resistente, in quanto queste pietre hanno una durezza inferiore, in particolare lo smeraldo, che ha una durezza pari a 1 nella scala di Mohs (il diamante naturale, di qualsiasi colore esso sia, ha 10).

In conclusione, ciò che ha reso questo bracciale un gioiello intramontabile sono senza dubbio l’eleganza, la praticità e la versatilità.

Vuoi saperne di più?